Satanismo a Saluzzo
Il Fatto Quotidiano pubblica online l'inchiesta sul "satanismo" a Saluzzo
I commenti all'articolo sono per lo più denigratori: "Ascolto musica metal, non sapevo di essere un satanista"
Mercoledì 29 maggio 2013 - 12.00
Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro ripropone on line l'inchiesta di Davide Milosa e Ferruccio Sansa sull'indagine che la Procura di Saluzzo sta conducendo su 5 suicidi avvenuti tra il 2004 e il 2011.
Piemonte, 5 ragazzi suicidi in 7 anni. Pm indagano sull’ombra delle sette sataniche. Un'indagine che chi non fosse riuscito ad accaparrarsi in versione cartacea può leggersi al link sopra menzionato. Perché, da un giro fatto in alcune edicole di Cuneo - non immaginiamo, quindi, a Saluzzo - ci è stato detto che lunedì il Fatto Quotidiano è stato "bruciato" in pochissimo tempo. E sono in molti che ne hanno ordinato una copia.
I due giornalisti scrivono: "Il nastro si riavvolge fino al 7 dicembre 2004. Giorno di Sant’Ambrogio. Pomeriggio. Il corpo di Paola V. viene ritrovato ai piedi di un pilone dell’acquedotto di Savigliano. Era scomparsa il 2 dicembre. Aveva 18 anni. Classificazione: suicidio. Paola aveva frequentato lo stesso istituto di Carlo (nome di fantasia). Dopo di lei, altri quattro ragazzi suicidi, i cui nomi, a oggi, stanno scritti sulla copertina di fascicoli vuoti. L’ultimo caso il 30 aprile 2011. Muore Kim M. La trovano impiccata dietro casa. Non era ancora maggiorenne. Anche lei, grazie alla conoscenza con una professoressa, aveva rapporti diretti con l’istituto di Saluzzo. A questo punto l’ipotesi d’accusa è chiara: istigazione al suicidio. Sul tavolo della Procura ci sono 5 morti e un sospetto di satanismo che corre tra i comuni della Provincia Granda".
Sono state tante, in questi giorni, le smentite o anche solo un ridimensionamento della vicenda: da parte del sindaco di Saluzzo Paolo Allemano, da parte del comandante dei carabinieri della Compagnia incaricata delle indagini, capitano Roberto Costanzo.
E non si arrestano i commenti all'articolo, che in poche ore hanno superato quota 260. Molti sminuiscono e in qualche modo sbeffeggiano l'inchiesta, altri - pochi! - prendono sul serio la questione.
"Preoccupante soprattutto perché in "zona" è nota la dedizione a tali pericolosi culti" scrive dal fatto passiamo ai fatti. Chissà sulla base di cosa lo dice.
Lonebord invece scrive: "Prima di andare dietro casa controlla di non aver mai avuto a che fare con quel liceo (che so: una ex fidanzata, un conoscente, un viaggio nella Granda da piccolo...) altrimenti questi "scrivono" un altro articolo ci tocca sorbirci un altro capitolo di questa "esaltante" saga :-)
Diego: "questo articolo mi ha aperto gli occhi! Ascolto "rock estremo, metallo pesante" da quasi dieci anni, ma non mi ero mai accorto di essere un satanista! Ora che lo so corro a impiccarmi dietro casa!"
L'inchiesta del fatto Quotidiano, comunque, ha fatto parlare, e molto. Ma dai commenti è chiaro che non è piaciuta! Non entriamo nel merito della verità, che è sicuramente in là da venire, anche perché si sa che quando ci si addentra in questi argomenti l'omertà regna sovrana. Del resto si parla di "sette", qualcosa che è ontologicamente separato (dal latino secta, da sequi, seguire, seguire una direzione, e da secare, tagliare, disconnettere) e nel quale è difficile entrare se non, di norma, attraverso riti di iniziazione. Seguiremo gli sviluppi dell'inchiesta. Anche perché, quale sia stata la ragione che abbia indotto questi adolescenti al suicidio, ci sono vite spezzate, fragilità umana e un profondo dolore e senso di vuoto. Che, come sempre più spesso accade, corre anche sui social network. Facebook, manco a dirlo, anche qui ha giocato un ruolo significativo.
barbara simonelli
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